La costruzione del Patto

Per accompagnare  le comunità nella fase di trasformazione sociale in corso e assicurare coesione sociale verso la ripresa e la resilienza

Il progetto “Patto per il contrasto alle povertà educative nel centro-sud Salento” è finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso “PUGLIA PARTECIPA”.

Le attività, progettate e attuate nel 2024 da Fedele Congedo e Ilaria Vitellio, sono condotte online sulle piattaforme Mural e Zoom. Comprendono un incontro conviviale presso la Fondazione Le Costantine e un Wold Cafè al Bar Convivio di Ortelle, per delineare il meccanismo di una prima azione plurale e corale del patto.

Caratteristiche del percorso 

Il progetto assume come obiettivo la creazione del patto del nuovo soggetto del terzo settore – Galassia Salento, nato per proporre e gestire  innovazione sociale in rete con il territorio del Salento, interloquendo con soggetti pubblici e privati. 

Il percorso ha caratteristiche formative e partecipative, a supporto degli attori territoriali coinvolti, per dotarli di uno strumento strategico e flessibile, in grado di incidere positivamente sul contrasto alle povertà educative, a partire dai bisogni e dai problemi delle comunità apprendenti coinvolte.

Per condurre e documentare tutte le attività di progetto viene allestita una lavagna digitale su piattaforma Mural, pubblica e sempre raggiungibile online al link https://bit.ly/lavagnadelpatto    

La lavagna è popolata in base all’avanzamento del lavoro comune e raccoglie tutti i contributi dei partner partecipanti, con funzioni di report degli incontri, attraverso un cruscotto di navigazione guidata, in modo da narrare il percorso generativo della rete. 

Articolazione delle attività

L’attuazione del progetto ha un’articolazione di incontri su piattaforma Zoom, dalle 16.00 alle 18.00:

  • 30.4.2024. Presentazione del progetto: formazione sulla progettazione partenariale
  • 7.5.2024. Laboratorio GOPP: analisi e verifica dei problemi
  • 15.5.2024. Laboratorio GOPP: costruzione degli alberi dei problemi e degli obiettivi
  • 7.6.2024. Strumenti per il patto educativo: formazione e design

Gli appuntamenti in presenza:

  • 8.6.2024. Presentazione e condivisione degli avanzamenti. Approfondimenti tematici. Fondazione Le Costantine – Uggiano la Chiesa. Dalle 9.00 alle 18.00
  • 28.6.2024. Galassia Salento World Cafè: Come affrontiamo la povertà educativa? Bar Convivio – Largo San Vito, Ortelle. Dalle 17.00 alle 20.30

30.4.2024. Presentazione del progetto: formazione sulla progettazione partenariale

L’incontro introduttivo è dedicato alla formazione sul metodo GOPP (Goal Oriented Project Planning), secondo l’approccio del PCM (Project Cycle Management – Gestione del Ciclo del Progetto), lo strumento promosso dalla Commissione Europea per la definizione di progetti di qualità. L’idea portante del metodo è che sia opportuno progettare sin dall’inizio sulla base delle reali esigenze dei destinatari e che tale risultato si ottenga con il coinvolgimento degli attori locali.

L’obiettivo di un GOPP, nella fase di identificazione di un progetto, è definire un albero degli obiettivi coerente e tale da consentire la successiva costruzione di un schema strutturato e completo di un progetto efficace, nella forma di una matrice nota come Quadro Logico (QL). Nel Quadro Logico sono riportati tutti gli elementi fondamentali dell’idea progettuale (obiettivi generali, obiettivo specifico, risultati, attività), gli indicatori, le precondizioni e le condizioni esterne che concorrono a raggiungere gli obiettivi del progetto.

Sono trattati tutti i meccanismi e le procedure di identificazione, dalla fase di analisi (definizione dell’entità, analisi degli attori chiave, analisi dei problemi, analisi degli obiettivi, identificazione degli ambiti di intervento) a quella di progettazione (scelta degli ambiti di intervento, definizione del Quadro Logico, analisi del rischio, definizione degli indicatori, programmazione). 

L’analisi degli attori è sviluppata nei suoi aspetti classici (matrice della rilevanza) e in una forma infografica di natura dinamica, per l’apprezzamento laboratoriale dell’interesse e dell’influenza durante l’intero ciclo del progetto. 

Per l’apprendimento dell’analisi dei problemi viene utilizzato un esempio reale, fondato sulla domanda: Perché i cittadini non riescono ad orientare i servizi sociali territoriali?

I partecipanti verificano la procedura di controllo dell’emersione dei problemi, raccolti mediante form online anonimo e considerati in base alla loro rilevanza. Giungono ad apprezzare la conseguente costruzione dell’analisi, in cui i problemi sono organizzati, secondo il canonico rapporto di causa-effetto che il metodo prescrive, fino a configurare l’albero dei problemi

Viene trattata la conversione dell’albero dei problemi in albero degli obiettivi, con l’identificazione partecipata dei cluster per la scelta dell’ambito di intervento. 

Con la definizione del Quadro Logico di progetto, si identificano i destinatari (famiglie con ragazzi di 12-15 anni in possibile povertà educativa a scala di quartiere), gli obiettivi generali (i problemi dei cittadini sono rappresentati, i cittadini rilevano coerenza tra il sostegno ricevuto e quello percepito) l’obiettivo specifico (i servizi hanno una base concreta di bisogni raccolti e decodificati), il sistema dei risultati (R1. i dati reali sui bisogni sono raccolti; R2. i problemi personali sono percepiti come problemi di tutti; R3. I cittadini hanno aspettative; R4. Ci sono occasioni di incontro tra cittadinanza e istituzioni e/o enti pubblici e privati che si occupano di servizi; R5. ci sono momenti e luoghi di confronto sui problemi) ed una famiglia di azioni strettamente connesse a parte dei risultati identificati. 

Per la configurazione del parco delle azioni del quadro logico, sono illustrate alcune strategie di correlazione, utili a identificare un sistema coerente e contenuto di attività rilevanti. 

Viene affrontato l’algoritmo dell’analisi del rischio per l’apprezzamento delle ipotesi, a corredo del progetto. 

A valle dell’illustrazione dettagliata della procedura, viene osservato il reale utilizzo del metodo GOPP all’interno di un bando (Avviso pubblico “Educare in comune” del Dipartimento per le politiche della famiglia) e la corrispondenza tra metodo e allegati progettuali.

Conclusivamente viene proposta una domanda chiave, utile ad sostanziare l’esperienza di apprendimento nella forma di uno strumento strategico e flessibile, in grado di incidere positivamente sul contrasto alle povertà educative, a partire dai bisogni e dai problemi delle comunità apprendenti coinvolte:

Quali sono i problemi più importanti da affrontare con un patto per il contrasto delle povertà educative?

La domanda è l’avvio della sperimentazione diretta del metodo ed il presupposto per la configurazione collettiva di un comune albero degli obiettivi, tale da alimentare il patto e condurlo alla profilazione delle azioni, oggetto del Galassia World Cafè

Viene proposta la compilazione del modulo Google attraverso il link breve https://bit.ly/qualeproblema.

Attraverso un approfondimento esperto a cura dei docenti Professori Salvatore Colazzo e Demetrio Ria, è focalizzato il senso della domanda

  • la questione della povertà educativa come ambito di complessità;
  • il patto come impegno, per scambiare, riflettere e agire.

Lo sheet delle risposte, collegato al modulo di interrogazione anonima, trasferisce le risposte è connesso sulla lavagna attraverso l’applicazione Zapier, che consente una raccolta automatica dei contributi in questa finestra della lavagna. Le risposte al form alimentano in tempo reale l’area di raccolta, fino al successivo appuntamento laboratoriale.

7.5.2024. Laboratorio GOPP: analisi e verifica dei problemi 

Durante l’incontro i problemi raccolti sono puntualmente analizzati, verificati e perfezionati dai partecipanti dal punto di vista della scrittura formale e della natura del contenuto, in quest’area della lavagna. La riscrittura collettiva dei problemi viene evidenziata con la conversione dei post-it gialli raccolti in post-it arancioni rivisti.  

La verifica dei problemi è disponibile anche in una tavola pdf.

Tra il 7 e il 15 maggio la raccolta dei problemi prosegue: i nuovi inserimenti sono esposti nella stessa area di clusterizzazione con colore giallo.

Prima dell’incontro successivo, per agevolare la partecipazione alla fase della costruzione collettiva dell’albero dei problemi, viene fornito ai partecipanti il documento dei problemi per il patto.

15.5.2024. Laboratorio GOPP: costruzione degli alberi dei problemi e degli obiettivi

I partecipanti identificano i problemi rilevanti da considerare per la costruzione di un albero dei problemi, secondo una gerarchia di causa-effetto. Quelli selezionati sono convertiti in azzurro, duplicati e trasferiti in un’area di modellazione dell’albero. Qui avviene la costruzione del sistema gerarchico dei problemi, con un’identificazione tematica dei suoi rami (amministrazioni, reti, famiglia, scuola, informazione, prevenzione).

Al termine del laboratorio è operata la conversione al positivo dei problemi gerarchizzati, ottenendo l’Albero degli Obiettivi, ai fini della costituzione del patto per la lotta alla povertà educativa.

Gli alberi dei problemi e degli obiettivi sono disponibili in una tavola in formato pdf.

A valle del laboratorio, attraverso un controllo interno dell’albero, nella considerazione degli obiettivi del progetto, delle risorse umane disponibili e dei potenziali impatti generativi, viene condotto un confronto utile a identificare, coerentemente con il metodo GOPP, un ramo prioritario con cui giungere più efficacemente alla definizione di uno strumento strategico e flessibile, in grado di incidere positivamente sul contrasto alle povertà educative. Viene selezionato  il ramo delle competenze, utile al perseguimento dell’obiettivo: “gli approcci usuali al contrasto alla povertà educativa non sono improvvisati,  sono integrati e scientifici”. Il ramo concorre al raggiungimento del più ampio obiettivo generale: “la consapevolezza  della povertà educativa  è percepita dalle famiglie e dalle istituzioni”. 

7.6.2024. Strumenti per il patto educativo: formazione e design

Questo laboratorio online ha un’attuazione ripartita in due set. 

Nella prima parte delle attività gli scriventi curano l’identificazione del Quadro Logico di progetto, che ha assunto queste caratteristiche:

  • Obiettivo Generale: La consapevolezza della povertà educativa è percepita dalle famiglie e dalle istituzioni
  • Obiettivo Specifico Ob.Sp.1: Gli approcci usuali al contrasto alla povertà educativa non sono improvvisati, sono integrati e scientifici
  • Risultati:
    • R1: Gli operatori delle istituzioni hanno un’adeguata formazione
    • R2: L’analisi dei bisogni è utilizzata come sistema di indagine e di approccio ai problemi della povertà educativa
    • R3: L’analisi dei bisogni è conosciuta come sistema di indagine e di approccio ai problemi della povertà educativa
    • R4: Le famiglie hanno gli strumenti culturali per cogliere le proposte offerte dal territorio
    • R5: Gli operatori e le operatrici sociali hanno competenze e formazione per contrastare la povertà educativa
    • R6: Le azioni e le attività intraprese sono attuate da operatori professionisti con sufficiente preparazione

Per il Quadro Logico viene trattata la questione dell’identificazione di adeguati indicatori di misurazione ed è richiamata la necessaria elaborazione di precondizioni e ipotesi, attraverso l’applicazione dell’algoritmo dell’analisi del rischio. 

Nella seconda parte dell’incontro è curata la scrittura in tempo reale dei contributi relativi alla macro-azione finalizzata alla costituzione di un Osservatorio della povertà educativa, utile a perseguire i risultati R2 ed R3. Gli interventi nel merito degli esperti Prof. Salvatore Colazzo e Dott. Ada Manfreda sono riportati in questo punto della lavagna.

8.6.2024. Presentazione e condivisione degli avanzamenti. Approfondimenti tematici. Fondazione Le Costantine – Uggiano la Chiesa

La giornata è caratterizzata da un’accurata ricognizione del percorso attuato, con la proposta di ulteriori approfondimenti, attraverso due strumenti di design thinking, utili al fine di:

  • costituire un’istantanea corale del team di lavoro, intendendo le persone come risorse fondamentali per esplorare, progettare, generare soluzioni
  • consolidare la modellazione di un team di attori aderenti al patto, con uno strumento partecipativo infografico, utile a delineare nel tempo i loro contributi e le istanze attese rispetto alle connotazioni identificate dell’Osservatorio sulla povertà educativa.

Si sviluppa un approfondimento sulle team skill, sui principi imprescindibili degli attori riuniti in team per il Patto, sul Modello a T del team. Ai fini del Patto sono stati richiamati i principi dell’Ikigai e del Kintsugi.

Nel pomeriggio viene attuato un focus group sui principali problemi della povertà educativa.

28.6.2024. Galassia Salento World Cafè: Come affrontiamo la povertà educativa?

Il Galassia Salento World Cafè è realizzato al Bar Convivio di Ortelle, per delineare, con gli attori partecipanti,  azioni utili a perseguire i risultati dell’Albero degli obiettivi.

Sono predisposte 5 grafiche a stampa, utili a connotare 5 punti conviviali, di libera discussione: ogni tavolo ha la sua tovaglia tematica dedicata ad uno dei 5 rami dell’albero degli obiettivi, che riporta il sistema gerarchico degli obiettivi (risultati, obiettivo specifico, obiettivo generale) e che invita a definire le azioni da sviluppare per raggiungere i risultati delineati più importanti:

  • tavolo 1: Come facciamo a fare rete?
  • tavolo 2: Come supportiamo un osservatorio sulla povertà educativa?
  • tavolo 3: Come aiutiamo le famiglie a fidarsi dei servizi della comunità?
  • tavolo 4: Come aiutiamo la scuola ad essere riconosciuta come presidio educante?
  • tavolo 5: Come supportiamo l’informazione per i beneficiari?

Dopo un’introduzione di approfondimento a carattere formativo, utile a condividere il metodo e la procedura, tutti i partecipanti sono invitati a prendere posto, in funzione dei propri interessi dominanti.

Ad ogni tavolo uno dei partecipanti assume la funzione di rapporteur, con l’uso di un instant report, secondo un format appositamente predisposto, mentre gli altri delineano ideazioni, muovendosi liberamente da un tavolo all’altro. 

I 5 tavoli producono complessivamente 14 azioni chiave.

Restituzione corale

A valle della produzione ai tavoli del world cafè, durante una plenaria restitutiva affidata ai 5 rapporteur dei tavoli, Fedele Congedo realizza una scrittura istantanea su 5 pannelli di facilitazione: uno per tavolo di lavoro. Ogni pannello riporta sinteticamente i contenuti delle azioni proposte al tavolo. La lettura orizzontale dei pannelli accostati, con l’attraversamento di tutte le azioni, consente l’apprezzamento di un’unica azione corale risultante, tale da costituire le basi concrete per la cementazione del patto.

Articolo a cura di Fedele Congedo e Ilaria Vitellio.